Il Tempo si è fermato a Siena

Siena, città magica, scrigno geloso di arti e tradizioni, Siena baciata dai poeti, dagli scrittori; e tanto altro ancora si potrebbe scrivere sulla Civitas della Vergine, la quale dall’immenso del firmamento veglia e protegge il popolo senese, devoto come non mai al suo divino culto. Siena città viva. Tranquillità, serenità, ordine, pace caratteristiche indiscusse di questa gemma della Toscana, ma a volte anche caotica, turisti, abitanti, suoni, luci,odori, colori…e quando il profumo del tufo sparso sulla piazza, si diffonde in ogni remoto angolo della città, allora ecco la metamorfosi. Siena si copre il volto mostrando una maschera tesa, impaziente, bramosa di festa, sogna il Palio. Quelle terribili 96 ore, Siena le vive a fatica, ma allo stesso tempo non aspetta altro che trascorrerle e mai come in quei 4 giorni, la città freme e si dispera agognante i fatidici tre scoppi, annunciatori della gloria di un popolo. Mille canti, mille canzoni, l’ebrezza stessa del vino, si mischiano al profumo della terra, al forte odore dell’animale ai senesi più caro, il cavallo. Nessuno mai vive Siena come in questi giorni, eppure è ignaro che il tempo si fermerà proprio qui, in quella stupenda piazza a conchiglia, sotto lo sguardo impaziente di mille e mille persone. Solo qualche istante, il tempo di una busta bianca ad arrivare nelle arbitrarie mani del mossiere, e Siena tace. Il suo fervore, il suo desiderio di vittoria, si acquieta. La città si spenge, per quei pochi attimi in cui tutto è fermo e persino i colombi per ragioni incomprensibili sembrano averlo intuito. Se hai la fortuna di alzare gli occhi al cielo, ti sembrerà anche che la Terra si sia arrestata nel suo lento moto, che non una nuvola passeggi allegramente per il cielo, solo una leggera brezza che si disperde in un silenzio assoluto, surreale. I senesi lo sanno, il tempo si è fermato a Siena, per l’ultimo esperimento della Fortuna, quella frivola dea bendata che decide le sorti del Palio stesso. Anche il tempo è desideroso come i senesi, anche lui merita di fermarsi per ascoltare con le proprie orecchie il verdetto finale. Eccolo, la dea si è pronunciata, un popolo grida di gioia, un altro si dispera e Siena riprende magicamente a vivere, il tempo ha ricominciato a scorrere. E come sempre, tra rombi di tamburi e sfarzi di mille colori, Siena trionfa immortale

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