...chiacchere all'archino...

giro la lettera anche qui in modo che anche chi non legge il blog del Gruppo Giovani la possa leggere.

A TUTTE LE JENE - lettera aperta
Buongiorno a tutti voi.
Per la prima volta chi vi scrive non è la nostra fantastica addetta Laura, ma io, Francesco.
Volevo innanzitutto ringraziarvi per la vostra disponibilità nell'ascoltarci, e per il buon lavoro che abbiamo fatto fino ad ora. E' probabile che spesso siamo risultati pedanti, logorroici, a tratti violenti o con sinistre ispirazioni omicide (nei confronti del 98% periodico di voi), ma ciò che mi preme puntualizzare con questo mio primo intervento è che tutto ciò che abbiamo fatto fino ad ora, lo abbiamo fatto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE NEL VOSTRO INTERESSE.
Vi vorrei invitare, sempre in virtù del vostro interesse, a considerare quanto tempo e quanta fatica costa organizzarvi, difendervi, starvi dietro e spiegarvi. La sfida è emozionante, e tutti e tre la viviamo con gioia e con la coscienza che abbiamo un compito delicato nei confronti di tanti torraioli nell'età più delicata. Abbiamo anche notato che tutti voi ci ascoltate e - se siamo lì a guardarvi e vige il terrore dello scapaccione spazzascalpo - ci date anche retta. Vorrei (e lo faremo sicuramente a breve noi tre insieme a voce) solo fare un ultimo appello alla vostra serietà nel periodo che ci apprestiamo a passare.
Si avvicina quel momento dell'anno in cui è nostro piacere e VOSTRO DOVERE dimostrare se qualcosa è cambiato. Mi riferisco ai comportamenti negli spazi comuni (in generale società e luoghi ameni di ritrovo contradaiolo, sia esso la stalla, la cappella o il mercato), all'atteggiamento decoroso (fazzoletti portati in un certo modo, applausi in piazza e via discorrendo), alla sobrietà.
Insomma, so bene che avete capito, e so già che non ci deluderete.
Per noi è l'unico modo di continuare ad avere l'appoggio della Contrada sul progetto "Gruppo Giovani". Quello di fornire risultati, e di proporvi finalmente come un gruppo di ragazzi operosi, forti ed in gamba. Cosa che già siete, ma che chi non vi conosce semplicemente non si sforza neanche di capire. Noi non avremmo potuto fare niente sei voi non foste così. E quindi è implicito che ci aspettiamo molto da voi, senza snaturarvi o senza farvi girare come un plotone di soldatini.
Quindi ciò che chiediamo è di ascoltarci un po' di più, ed una volta ascoltato quello che abbiamo da dirvi, confrontatevi con noi, fateci sapere se qualcosa non vi torna, ma PARLIAMONE. La nostra disponibilità è totale ed incondizionata.
Per ora è tutto, un abbraccio.

Francesco (e per estensione Laura e Federico).